L’autenticità è la base dell’influencer marketing. Sui social le persone tendono a seguire i profili più reali, accordando la loro fiducia a chi sentono più affine e sincero.

Pensaci: ti iscriveresti più volentieri a un corso di yoga provato e raccontato da un influencer che segui da tempo (e che ormai, che tu lo voglia o no, fa parte della tua quotidianità e consideri quasi un amico), o a quello promosso da un post sponsorizzato su Facebook da un illustre sconosciuto? Probabilmente anche tu, come molti, sceglieresti la prima opzione.

Come abbiamo già sottolineato, tra i criteri fondamentali per scegliere l’influencer giusto ci sono l’allineamento con i valori del brand e la creazione di un profilo autentico, elementi che caratterizzano anche la figura del brand ambassador.

Ma cos’è un brand ambassador? Di cosa si occupa? Cosa c’entra con gli influencer?

Nel mondo del marketing spesso i confini sono labili: figure e definizioni possono a volte sovrapporsi e intrecciarsi, generando anche ibridi interessanti.

Nei prossimi paragrafi parleremo di brand ambassador in relazione all’influencer marketing, mostrandoti come e perché trasformare un influencer in brand ambassador potrebbe essere vantaggioso per il tuo brand.

Ma procediamo con ordine.

 

Brand ambassador: chi è e che cosa fa

Se dell’influencer marketing e della figura dell’influencer abbiamo già parlato in questo articolo, sul brand ambassador c’è ancora molto da dire. Partiamo da una definizione: un brand ambassador (o corporate ambassador) è una persona che rappresenta un brand o un’azienda in modo positivo. Generalmente viene ingaggiato dall’azienda stessa con lo scopo di far crescere la brand awareness e, di riflesso, le vendite.

Il brand ambassador incarna l’immagine dell’azienda, veicolando gli stessi valori e comunicando con lo stesso stile del brand.

 

Ma attenzione: anche se è l’azienda a chiedere la collaborazione, il brand ambassador, per definizione, fa suoi i prodotti o i servizi che promuove. I consigli, le opinioni e le recensioni che diffonde non sono in alcun modo forzati, ma sinceri e genuini, perché solo così può guadagnare e mantenere la fiducia del pubblico.

Gli ambassador, come gli influencer, devono il loro successo al fatto di essere percepiti come persone reali. Per la loro audience, infatti, non sono celebrità inarrivabili, ma persone comuni come il vicino di casa o l’amico storico.

brand ambassador reali

 

Da questo punto di vista, influencer e brand ambassador sono figure molto simili, ma allora che differenza c’è tra l’uno e l’altro?

La differenza principale sta nella natura della relazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, con gli influencer si pianificano azioni spot, mentre con un brand ambassador si costruisce una relazione duratura.

 

Mettendosi nei panni di un brand, possiamo dire che un influencer è un po’ come un flirt estivo: breve, piacevole e, generalmente, non esclusivo (nel senso che, da entrambe le parti possono esserci più collaborazioni attive). Un brand ambassador, invece, se la collaborazione funziona, diventa quasi, se non un matrimonio, un fidanzamento. C’è continuità, regolarità e impegno reciproco, e questo, tornando a parlare di business, può portare dei benefici a entrambi.

relazione duratura

 

Trasformare un influencer in brand ambassador

Se può essere vantaggioso, dunque, perché non provare a trasformare un influencer in brand ambassador? Se quel flirt estivo ha il potenziale per diventare qualcosa di più, perché non provarci?

Coltivare la relazione con l’influencer con cui lavori, trasformandolo in ambassador del tuo brand, può davvero essere un’opportunità. Quindi, se trovi la persona giusta, vale la pena tentare.

Invece di progettare uno o più contenuti singoli da sponsorizzare per dare visibilità alla tua azienda o aumentare le vendite di un determinato prodotto, prova a ragionare in un orizzonte temporale più vasto. In questo modo avrai la garanzia di una pubblicazione regolare e continua di contenuti che riguardano il tuo brand sui canali dell’influencer/ambassador.

Inoltre, le possibilità di collaborazione si possono ampliare anche al mondo offline. Stai organizzando un evento locale o hai in programma qualche iniziativa promozionale? Invita il brand ambassador a partecipare per rappresentare il tuo brand e dargli fisicamente un volto.

Non solo promuoverai il tuo evento a un’audience più vasta, ma avrai anche la possibilità di ridurre le distanze tra azienda e clienti, che potranno interagire con una persona reale e si sentiranno più a loro agio.

eventi offline

 

Certo, collaborare con un brand ambassador richiede un impegno maggiore perché, per creare relazioni di questo tipo, serve chiaramente uno sforzo creativo maggiore.

Creare post o stories una tantum è ben diverso dal progettare contenuti continuativi in grado di mantenere sempre alto l’engagement con il pubblico, ma anche i risultati saranno differenti. La scelta dipende, come sempre, dagli obiettivi che ci si prefigge.

 

 

Tutto quello che abbiamo detto in questo articolo ci porta a ribadire un concetto fondamentale: per avviare campagne di successo è fondamentale scegliere la persona giusta con cui lavorare. Che lo si chiami influencer o brand ambassador, ciò che conta è che sia in linea con i valori, la personalità, lo stile e il target del brand. Altrimenti rischia di essere una clamorosa disfatta.

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