TikTok è il social del momento, l’app per fare video con sincronizzazione labiale sta conquistando sempre più fasce di pubblico e (forse) non è più solo un divertimento per teenager.

TikTok è il social del momento: non lo diciamo noi, non ci facciamo nemmeno convincere dalle migliaia di articoli, video e servizi del TG che ne parlano, ma ce ne siamo accorti attraverso l’esperienza diretta.

Nell’ultimo mese il 43% delle agenzie e aziende che ci hanno richiesto una collaborazione volevano sapere se nella nostra community di oltre 1000 inflooencer ci fossero profili con un account su TikTok.

La risposta è ovviamente affermativa, ma per dare il nostro valore aggiunto e rendere l’influencer marketing una forma di comunicazione realmente efficace avevamo bisogno di approfondirne la conoscenza, di studiare questo nuovo trend. Ecco cosa abbiamo imparato.

Cos’è e come funziona TikTok

TikTok è un’applicazione di social media che consente di creare brevi video comici o cantare in lip-sync (ovvero muovendo la bocca in sincrono con una canzone o una scena di un film).

Dal 2014 all’Agosto 2018 era conosciuta come Musical.Ly, poi attraverso l’unione fatta dall’azienda cinese ByteDance è nata l’app che oggi tutti conosciamo come TikTok e che sta letteralmente spopolando. Giusto per darvi due numeri: ad oggi TikTok è disponibile in 34 lingue e, mentre scriviamo, ha oltre 150 milioni di utenti, in continua crescita.

Ma nella pratica, come funziona TikTok?

In sostanza attraverso questa applicazione puoi produrre e distribuire video di 15 secondi (come le stories di Instagram) confezionando un vero e proprio mix di visual, musica ed effetti audio.

Il formato dei video è verticale, pensato per una fruizione esclusivamente mobile, mentre i filtri e gli adesivi sono opzioni messe gratuitamente a disposizione dalla piattaforma per aumentare appeal ed engagement dei contenuti prodotti.

Ecco una compilation di video di TikTok:

 

Perchè TikTok sta avendo successo?

Il suo successo si deve principalmente a 2 fattori: la facilità nella produzione di contenuti video e il perfetto adattamento alla “verticalità” dello schermo da cui vengono fruiti i contenuti, ovvero lo smartphone. Nessun’altro social era riuscito, prima di TikTok, a sfruttare fino in fondo la potenza di un contenuto a tutto schermo (nonostante i numerosi tentativi anche Facebook non è riuscito nell’intento, soltanto con le stories di Instagram).

Al primo accesso è frequente un senso di smarrimento, non si capisce bene come utilizzare l’applicazione. In realtà ciò che ti fa sentire spaesato è la stessa caratteristica che rappresenta il punto di forza di TikTok: il newsfeed in Home è suddiviso in 2 parti (Seguiti e Per te) e la parte “per te” rappresenta il modo più facile che ci sia mai stato in un social media per accedere a contenuti di nuove persone e conoscere nuovi content creator.

Questo, da una parte alimenta la curiosità e il desiderio di “novità continua” delle persone, dall’altro incoraggia chi produce contenuti e vuole ottenere visibilità in modo facile e veloce a farlo con frequenza per avere più possibilità di essere visto (e seguito). Insomma è la concreta estremizzazione della celeberrima frase, attribuita a Andty Wharol, “in futuro tutti saranno famosi per 15 minuti” (in TikTok per 15 secondi).

Grazie a questo feed “virale” i profili degli utenti crescono in maniera più veloce rispetto ad altri social media, perchè ottengono una visibilità maggiore (almeno per il momento).

 

Aziende, TikTok e influencer marketing

Lo studio e i test che abbiamo condotto su TikTok ci fanno pensare che questa applicazione rappresenti un ottimo strumento per aumentare l’importanza degli influencer (o content creator) nel marketing mix delle aziende.

Quello che registriamo, infatti, è un “social del divertimento, dello svago”, per cui associarlo a progetti in cui le aziende si mettono in prima linea a produrre contenuti non è l’azione più immediata che ci viene da pensare.

Certo, le aziende che sapranno interpretare il registro comunicativo di TikTok attraverso il proprio canale ufficiale saranno vincenti, ma al momento quello che immaginiamo più facilmente è l’azienda che utilizza come veicolo della propria comunicazione una persona che ha già un proprio pubblico, insomma un influencer.

Il nostro parere, a Dicembre 2019, è che TikTok sia uno strumento al servizio dei content creator, che diventano, in questo modo, veri e propri “intermediari” del messaggio tra i brand e il pubblico di riferimento.

In questo senso, le aziende devono dare grande importanza alla ricerca e selezione dell’influencer corretto per il proprio brand, perchè fare degli errori in questa fase può comportare diversi problemi:

  • un aumento dei costi per ripartire con una nuova selezione
  • uno slittamento della campagna e rischio di sforare le deadline
  • una comunicazione non allineata ai valori dell’azienda (se si sceglie di mantenere l’influencer scelto in prima battuta)

E tu hai provato TikTok? Lo stai utilizzando?
Scrivici il tuo parere, da azienda, da agenzia o da influencer, nei commenti qui sotto.