Che l’influencer marketing sia ormai una pratica affermata non è una novità, i numeri parlano chiaro. Le aziende che decidono di investire una parte del loro budget nella collaborazione con un influencer sono sempre di più e la spesa destinata alle campagne di influencer marketing è in crescita.

Ma, se è vero che molte di queste campagne hanno il successo sperato, è altrettanto vero che in alcuni casi si è ben lontani dai risultati attesi. Come fare per evitare di spendere tempo e denaro in campagne fallimentari? La risposta è semplice: scegliendo l’influencer giusto.

Facile a dirsi, difficile a farsi. Con milioni di candidati possibili, come si fa a individuare quello più adatto alla propria azienda? Il senso comune ci porterebbe a rispondere con “guardando al numero di follower”, solo perché i follower sono il parametro più evidente. Ma non sempre (anzi, quasi mai) è bene affidarsi a questo numero.

Numero di follower Vs valori

La quantità di follower ci dice poco su un influencer. Questo numero, infatti, non fornisce nessuna informazione sulla sua personalità né sul suo stile comunicativo, rivelandosi una metrica estremamente vaga.

Oggi i brand stanno cominciando a capire che gli aspetti da considerare nella scelta sono altri. In particolare, si inizia a guardare se l’influencer è in linea o meno con i valori del brand.

Questo è il vero elemento che contraddistingue le collaborazioni di successo: l’allineamento tra i valori del brand e quelli dell’influencer.

Per esempio, un influencer anticonformista, fuori dagli schemi e con uno stile nettamente provocatorio, anche se ha moltissimi follower, probabilmente non sarà adatto per un brand che porta avanti i valori della tradizione e della famiglia. I due, è evidente, hanno ben poco in comune, ed è difficile che i follower dell’influencer si ritrovino nei messaggi del brand in questione. Una collaborazione di questo tipo si rivelerebbe, nel 99% dei casi, un buco nell’acqua.

Per avviare una partnership di successo, dunque, è fondamentale che ci sia una condivisione di valori di fondo. Un sentire comune tra l’azienda e l’influencer (e, di conseguenza, tra l’azienda e i follower dell’influencer) che è condizione necessaria per la buona riuscita di una campagna.

valori influencer

Ma non basta. Ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione nella scelta dell’influencer giusto. Ecco qualche indicazione utile.

3 consigli per scegliere un influencer

1. Rilevanza

Per impostare campagne efficaci è fondamentale mostrare i messaggi giusti alle persone giuste, ovvero, nel caso dell’influencer marketing, ai follower giusti. Spendere centinaia di euro per promuovere i post con i tuoi contenuti a persone che non acquisteranno mai i tuoi prodotti, non ha alcun senso.

Ecco perché devi accertarti che l’influencer con cui sceglierai di lavorare abbia un pubblico rilevante per il tuo brand. I suoi follower (o, quantomeno, la maggior parte di essi), devono avere le stesse caratteristiche del tuo cliente ideale, non solo da un punto di vista demografico, ma anche in termini di interessi e ideali.

2. Engagement

Come abbiamo detto, il numero di follower non è un fattore determinante per il successo di una campagna. Un influencer con molti follower non necessariamente è meglio di uno con un pubblico più ristretto, soprattutto se quest’ultimo ha un tasso di coinvolgimento maggiore.

Ciò che conta, infatti, quando si parla di follower, non è il numero ma l’engagement. Quanti interagiscono con il profilo? E come interagiscono, solo con like o anche con commenti, menzioni e condivisioni?

engagement

Per facilitare il confronto tra un influencer e l’altro, può essere utile fare riferimento a una metrica standard chiamata engagement ratio: una percentuale che si ottiene dividendo il numero medio di like per post per il numero di follower, e moltiplicando il valore ottenuto per 100.

Qual è un buon livello di engagement ratio? Da un’analisi di influencermarketinghub.com emerge che, per un influencer con meno di 20K follower, un engagement ratio del 2% è buono.

Un’azienda che sceglie di collaborare con un influencer di questo tipo, dunque, si aspetterà di arrivare in modo “diretto” a circa 400 persone, ma bisogna ricordare che l’impatto dell’influencer marketing non è da misurare solo sugli effetti diretti. C’è, infatti, una componente indiretta e intangibile molto significativa, basti pensare solo ai risvolti che ci possono essere sul lungo periodo in termini di brand awareness.

3. Autenticità

Ultima, ma non meno importante, l’autenticità. Dopo il boom dell’influencer marketing c’è stato un boom equivalente nella crescita dei profili con metodi poco ortodossi. Gli influencer con un seguito sterminato di fake follower sono moltissimi, e, anche se Instagram sta introducendo regole sempre più severe, è sempre meglio fare una verifica qualitativa in più.

Alcuni dati da osservare:

  • La crescita del profilo è stata stabile nel tempo o c’è stato un incremento improvviso?
  • I post hanno tutti un numero di like equiparabile o alcuni hanno una quantità sorprendentemente alta di mi piace?
  • I commenti sembrano reali?
  • A una grande quantità di like corrisponde un’alta qualità dei contenuti pubblicati?

Per questo tipo di analisi, che richiede l’utilizzo di strumenti specifici e una conoscenza del mondo della comunicazione approfondita, possiamo esserti di supporto con il nostro Influencer CheckUp.

Ora dovrebbe essere più chiaro perché scegliere l’influencer giusto è fondamentale per avviare una campagna di successo.

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