“Pic Of The Day”, la quarta intervista ha come protagonista Francesca, una vera strong woman che dedica tutta la sua vita a due grandi amori: il fitness (che la porta ogni giorno a superare se stessa) e suo figlio Edoardo (che ha portato nella sua vita una ventata d’aria fresca).

 Francesca ci testimonia come tutto ciò che racconta al suo pubblico è estremamente naturale e spontaneo, spesso mettendola a nudo delle sue fragilità e insicurezze, elementi cardine attraverso cui si è guadagnata grande fiducia e ammirazione dai suoi follower.

 

Raccontaci un po’ chi sei e cosa fai al di fuori dei social 

Sono una ragazza normalissima di 27 anni, avvocato ma non pratico.

Mamma di uno splendido bimbo di ormai 7 anni, la mia più grande soddisfazione oltre che scelta di vita presa alla giovane età di 20 anni. In ospedale proprio sul punto di non tenerlo, sentii qualcosa dentro che mi fece scattare e fuggire da quel terribile posto. Grandi responsabilità, tanti sacrifici più che compensati da un’incomparabile felicità, soddisfazione, sentimento di pienezza e fierezza che provo ogni volta che il mio sguardo incontra quel corpicino già scolpito, quella testolina così acuta, e quegli occhi così vispi ma anche così dolci, buoni, ingenui e puri.

La ventata di aria fresca, leggerezza e serenità che Edoardo, il mio bambino, ha portato in famiglia è difficile da descrivere, ma penso che chiunque mi possa capire, perché il mondo non sarebbe lo stesso senza i bimbi, quelli che ti fanno sorridere quando non vorresti altro che versare lacrime amare, quelli che ti fanno dimenticare i problemi e i drammi della vita con una semplice smorfia o parola storpiata pronunciata tanto dolcemente.

 

L’inizio

Com’è nata la tua attività sui social? É stata casuale o programmata?

Casuale. Puramente casuale. Lo sport era la mia unica valvola di sfogo quando a 21 anni ebbi mio figlio, ero al secondo anno di università, frequentavo la facoltà di giurisprudenza alla famigerata Bocconi di Milano.

Negli studi avevo investito ogni mia singola goccia di sudore, ogni mio sforzo e sacrificio. Per questo dovevo a tutti i costi portarli a termine al meglio, al massimo, alla perfezione oserei dire ed entro gli ordinari tempi, nonostante la gravidanza.

Ecco, la perfezione è un’arma a doppio taglio per me, mi stimola e mi porta a prendermi ciò che voglio con le unghie e con i denti, soffrendo e sacrificandomi, ma al contempo mi porta a non ascoltarmi, a mettermi in secondo piano pur di dimostrare che valgo, che riesco, che sono all’altezza.

C’è stato un avvenimento che ti ha segnato e che ti ha fatto capire che stavi andando nella direzione giusta?

Il riscontro letto negli occhi della gente, delle ragazze che mi dicono che con la mia schiettezza ed il mio essere maledettamente diretta (ma anche profondamente analitica) le ho aiutate ad aprirsi prima con parenti e amici poi con medici ed esperti aiutandole ad uscire dal disturbo alimentare o comunque a prenderne coscienza e attivarsi per farlo.

Vedendo quella luce nei loro occhi ho capito che raccontare in maniera nuda e cruda la mia esperienza, i miei alti e bassi, i miei problemi con il cibo, la mia visione distorta del corpo, la mia ossessione per l’allenamento, l’alimentazione, la perfezione estetica, spogliandomi di ogni segreto era servito a qualcosa, stavo facendo del bene.

All’inizio del tuo percorso hai trovato degli ostacoli? Se si, come li hai superati?

Si, li trovo tuttora e sempre ci saranno. Fanno parte dei giochi, o meglio, della vita.

 

Il presente

Come sta andando la tua attività ora?

Sono estremamente soddisfatta ma al contempo non mi basta mai, punto sempre più in alto e mi pongo standard sempre più elevati. Non si è mai arrivati e soprattutto penso che migliorarsi sia l’obiettivo di ogni essere umano sulla terra.

Che consigli dai a chi vuole intraprendere un percorso come il tuo?

Seguite le vostre passioni, i vostri sogni, non fermatevi davanti alle parole ciniche e dure di conoscenti, amici o chi esso sia perché siete voi i primi ed i soli a doverci credere.

 

Il futuro

Come vedi il futuro? Pensi che un giorno tutto questo possa finire?

Vivo sempre con l’ansia del futuro. Purtroppo sono una persona molto disillusa, difficilmente credo ai complimenti e alle lusinghe, forse perché sono la prima a non sentirmi mai abbastanza oppure ho poca fiducia nel prossimo. Anche se non si direbbe, nella mia vita ho avuto tantissime delusioni, delusioni che ho dovuto gestire sin da piccola in autonomia, perché viviamo in un mondo di squali e devi saperti difendere se vuoi sopravvivere.

Nonostante questa parziale visione pessimistica sono profondamente fiduciosa perché amo ciò che faccio e finché sono me stessa e trasmetto ciò che sento dentro con naturalezza e spontaneità non può che andare bene!

Scrivi una frase/citazione che ti rappresenta e ti contraddistingue.

I can and i will.
Don’t wish for it, work for it

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