L’influencer marketing, se fatto in modo strategico, può portare grandi risultati alle aziende che lo utilizzano. Ma, per non rischiare di avventurarsi in campagne fallimentari, è importantissimo scegliere la persona giusta con cui collaborare. Qui trovi alcune indicazioni utili: “Come scegliere l’influencer giusto per il tuo brand”

Anche se abbiamo sottolineato più volte questo concetto, vale la pena di ripeterlo: l’influencer con cui deciderai di lavorare deve condividere i valori del tuo brand e comunicare con un tono e uno stile in linea con il tuo pubblico di riferimento. Ma non è tutto.

Uno dei requisiti fondamentali per avviare una campagna di successo è la genuinità dell’influencer. Dove con genuinità intendiamo non solo che operi nel rispetto delle regole sull’influencer marketing, ma che faccia crescere il suo account in modo naturale sviluppando una buona follower health.

Cos’è la follower health?


In modo molto sintetico, possiamo definirla come lo stato di salute di un account social.

In seguito all’affermarsi della figura dell’influencer, in monti hanno cercato delle scorciatoie per dare una spinta ai propri profili, utilizzando metodi poco ortodossi per acquisire follower. Lo scopo di questi sedicenti influencer è quello di raggiungere la notorietà in tempo record, senza farsi carico del duro lavoro che sta dietro la costruzione di un profilo autentico.

Quello dei fake account (o fake follower) è un problema reale, sia per gli influencer sia per le aziende. Per definizione un influencer influenza il comportamento dei suoi follower, ma se questi follower sono dei fake senza alcun interesse nei contenuti promossi, che senso ha investire del budget?

Ecco perché, prima di avviare una campagna di influencer marketing, dovresti preoccuparti anche della follower health degli account con cui decidi di collaborare. Che si tratti di follower acquistati o di follower portati dai bot, i fake follower non interagiscono in alcun modo con il profilo dell’influencer, e, di conseguenza, non hanno alcun valore per i brand con cui quest’ultimo collabora.

Ma attenzione: nessuno è immune dai fake follower. Instagram e gli altri social network, infatti, non possono estirpare questo fenomeno che, volenti o nolenti, coinvolge tutti. Chiunque abbia un account, infatti, è probabile che abbia tra il suo seguito un certo numero di fake follower, il che significa che è praticamente impossibile avere una follower health perfetta, con il 100% di follower reali.

Una piccola percentuale di fake follower, dunque, è accettabile, ma quando i numeri cominciano a salire dovrebbe scattare un campanello d’allarme. Vuoi scoprire qual è la follower health degli influencer con cui lavori o vorresti lavorare: richiedi subito un Check-Up!

Ma da cosa si distingue un fake follower? Come si fa a capire se un profilo è genuino?

4 caratteristiche di un profilo fake

1. Numeri insoliti

Gli account reali tendono ad avere caratteristiche comuni quanto a numero di follower, persone seguite e livello di engagement. Generalmente, il profilo di un influencer “sano” ha un numero più elevato di follower rispetto alle persone seguite, segno che influenza realmente qualcuno. Quanto invece all’engagement, un influencer di qualità dovrebbe avere un tasso di engagement (like e commenti) che si attesta intorno al 1.5-3% della sua audience.

Se, per esempio un influencer ha 10.000 follower, dovrebbe avere in media 150-300 like e commenti per ogni post. Un engagement rate dell’1% va comunque bene, ma si scende al di sotto dell’1% è lecito iniziare a insospettirsi.

numeri insoliti
Esempio di numeri insoliti.

2. Picchi di attività per brevi periodi

Molti bot hanno un meccanismo di funzionamento simile: un giorno seguono centinaia o migliaia di persone (e spesso la cosa coincide con la pubblicazione di un contenuto sul profilo a cui è associato il bot per farlo apparire più naturale), poi si ferma e comincia a non seguire più (unfollow) i profili meno attivi.

Un influencer con un’audience sana tende ad avere una crescita di follower relativamente stabile. Il tasso di crescita può subire un incremento dopo aver “acquisito lo status di influencer”, ma se poi si registrano picchi di attività in un arco temporale limitato è sintomo che c’è qualcosa sotto.

3. Sezioni del profilo non originali

I fake account generalmente non brillano per creatività. I creatori di questi profili, infatti, non investono troppo tempo per curare le informazioni, e spesso capita che venga fatto un brutale copia-incolla da altri account.

Un vero influencer, invece, tiene moltissimo a ogni minimo dettaglio, dedicando tempo alla creazione di contenuti originali, nel rispetto della propria audience e dei brand con cui lavora.

4. Commenti generici e irrilevanti

Anche i profili fake si ingegnano per creare una sorta di engagement e interagire con altri profili. Come? Con commenti totalmente vuoti e insignificanti.

esempio commenti fake
Esempio di commenti generici.

Sarà capitato anche a te di ricevere, da illustri sconosciuti, commenti del tipo “bel profilo”, “good job”, “nice picture”, e così via. Nonostante si possa tecnicamente chiamare engagement, il valore di tali commenti è chiaramente nullo, così come nel caso dei commenti spam, in cui l’utente commenta solo per vendere qualcosa o auto promuoversi.

L’evoluzione tecnologica mette a disposizione sempre nuovi mezzi per aggirare meccanismi e algoritmi, ma, fortunatamente, offre altrettanti strumenti per smascherare i “non autentici”.

Il mondo degli influencer è pieno di persone che operano in modo serio e professionale, bisogna solo trovare quella più adatta a collaborare con il proprio business: scopri il nostro servizio di Ricerca Inflooencer