Una delle domande più frequenti che si pone chi si avvicina al mondo dell’influencer marketing è proprio questa: “quanto guadagna un influencer?”

Che tu sia un aspirante influencer in cerca di consigli, o un’azienda a caccia di più informazioni possibili per avviare partnership di successo, in questo articolo troverai qualche indicazione utile.

Per un brand che vuole crescere sui social sapere quanto budget destinare alle collaborazioni con gli influencer è fondamentale. Ma fare delle stime attendibili non è affatto semplice. I fattori da considerare, infatti, sono molteplici (numero di follower dell’influencer, engagement rate, obiettivi della collaborazione, costi di produzione, ecc.) e determinare un prezzo equo per uno o più contenuti sponsorizzati è una sfida non da poco.

Per vederlo con i tuoi occhi puoi provare a chiedere a un campione di influencer quanto valutano un singolo post. Resterai sorpreso dalla diversità di risposte che riceverai!

Premesso che non è possibile dare una risposta univoca alla nostra domanda, proviamo comunque a fare un po’ di chiarezza dando delle linee guida.

 

Come calcolare il guadagno di un influencer

Prima di tutto bisogna ricordare che, tra le tante variabili in gioco, una da non dimenticare è il canale utilizzato dall’influencer. Il costo dei contenuti sponsorizzati, infatti, varia anche in base al social sul quale vengono diffusi. Nel 2016, l’Economist ha provato a fare una valutazione dei post per canale, scoprendo che Twitter è il social meno remunerativo in assoluto, mentre YouTube è quello più proficuo. E la cosa non ci sorprende.

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Questi numeri, però, (oltre ad essere datati) si riferiscono solo all’universo dei macro-influencer, non tenendo conto di chi ha un seguito inferiore ai 100 K follower.

Come ci si regola per i micro-influencer?

(Se ti stai chiedendo qual è la differenza tra micro e macro influencer ti consiglio di leggere questo articolo)

Per stabilire il costo finale di un contenuto sponsorizzato bisogna mettere insieme fattori diversi. Non basta affidarsi a un singolo parametro, come ad esempio il social utilizzato, ma si devono integrare tutte le informazioni rilevanti disponibili, come il tasso di interazione, la durata della campagna, e così via.

È chiaro, dunque, che non esiste un guadagno standard per gli influencer e che le variabili da considerare vanno ben oltre il numero di follower.

Perché creare partnership con i micro-influencer

Nel 2018 le collaborazioni con i micro-influencer hanno portato grandi risultati ai brand.

Se l’engagement rate su Instagram, a livello globale, è in calo, è facile capire perché le aziende vedono sempre più opportunità nelle partnership con influencer che hanno un seguito più ridotto ma, nel contempo, più attivo. Uno dei vantaggi dei micro-influencer, infatti, è che tendono ad avere tassi interazione maggiori, perché si rivolgono a nicchie molto specifiche di appassionati.

In uno studio recente di Neoreach, piattaforma statunitense di influencer marketing, si arriva ad affermare che più grande è il seguito dell’influencer, minore sarà il ROI per l’azienda con cui collabora. Ciò significa che le collaborazioni con i micro-influencer sono quelle che hanno il ritorno di investimento maggiore.

Gli influencer con profili tra i 50K e i 250K follower, per ogni dollaro investito, hanno un ROI migliore del 30% rispetto ai macro-influencer. Inoltre, generalmente partono da cifre più basse per i contenuti sponsorizzati, risultando interessanti anche per chi è alla sua prima campagna di influencer marketing e vuole testare lo strumento.

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Pagamenti in denaro Vs scambio merce

Per concludere, una nota sulle diverse tipologie di pagamento. Anche se all’inizio era molto più accentuata, sussiste ancora la pratica della pubblicazione di contenuti sponsorizzati in cambio di post.

La forma di pagamento più apprezzata (va da sé) resta sempre il denaro, ma sono molti gli influencer che accettano di pubblicare in cambio di prodotti o servizi a titolo gratuito. Specialmente se sono affezionati del brand.

Secondo un report di Collectively il 54% degli influencer è favorevole allo scambio di prodotti o servizi quando collabora con brand di cui è fan. È abbastanza comprensibile: se si apprezza un prodotto si è ben felici di riceverne una scorta gratuita in cambio di visibilità, non trovi?

Oppure, nel caso dei travel influencer, capita che le strutture alberghiere offrano camere e servizi a costo zero in cambio di una recensione e qualche foto. Non è un guadagno vero e proprio, ma, se il costo del viaggio è incluso o affrontabile, può essere accettato.

influencer travel

Fare un calcolo preciso di quanto guadagna un influencer è davvero complesso. Dietro ogni singolo contenuto si nasconde una mole di lavoro considerevole. Spesso gli influencer producono autonomamente i contenuti sponsorizzati, e questo comporta un investimento di tempo, creatività e attrezzature di cui si dovrà tenere conto nella stima.

E tu cosa ne pensi? Dì la tua nei commenti qui sotto!