L’influencer marketing è entrato ufficialmente a far parte delle strategie di comunicazione di molti brand. La figura dell’influencer, da fenomeno di tendenza si è progressivamente trasformata in una realtà consolidata e autorevole, che, se integrata in modo coerente, può portare notevoli vantaggi in termini di visibilità e fatturato.

Dei benefici dell’influencer marketing abbiamo già parlato in un articolo precedente, ma per avere un quadro più realistico di questa tecnica di marketing può essere utile lasciar parlare i numeri. Ecco alcune statistiche sullo stato dell’influencer marketing che contrasteranno anche le resistenze dei più scettici.

1. Entro il 2020 l’influencer marketing raggiungerà quota 10 miliardi di dollari

Gli imprenditori e i responsabili della comunicazione che decidono di investire nell’influencer marketing sono sempre di più, tanto che AdWeek stima che entro il 2020 diventerà un mercato da 10 miliardi di dollari.

Questo significa che la competizione sarà sempre più alta, e, di riflesso, instaurare partnership con gli influencer diventerà sempre più difficile. Per fortuna non tutti gli influencer sono celebrità mainstream e, per chi sceglie di lavorare con i micro influencer, c’è ancora ampio margine di manovra.

2. Trasparenza e autenticità sono la chiave del successo

Capire se un influencer è veramente influente non è facile. Con l’utilizzo massivo dei fake follower e l’uso intensivo dei bot per far crescere i profili velocemente, gli utenti hanno un bisogno urgente di trasparenza e autenticità.

Secondo il 94% dei marketer sono proprio questi i due fattori che distinguono gli influencer di successo. Meglio, dunque, avere meno follower veri, conquistati con impegno e fatica, che un seguito spropositato di illustri sconosciuti, perché si è più credibili e affidabili agli occhi del pubblico.

3. Il 39% degli account Instagram con più di 15K follower sono influencer

Secondo Influencer DB, su Instagram ci sono oltre 558 mila Influencer con più di 15 mila follower. Di questi, l’81% sono micro influencer, con un seguito che va dai 15 ai 100 mila follower.

micro influencer attivi

Gli influencer con più di 5 milioni di follower sono solo l’1% del totale, e sono probabilmente la scelta più indicata per brand di grandi dimensioni. I micro influencer, invece, sono più facilmente avvicinabili e potenzialmente rilevanti per il pubblico, ma bisogna fare molta attenzione a scegliere quello giusto.

4. Per la fascia d’età 18-34 gli influencer condizionano la decisione di acquisto

Amici e parenti sono sempre la fonte di influenza maggiore, ma anche gli influencer condizionano le decisioni di acquisto. Vale soprattutto per i giovani tra i 18 e i 34 anni: il 22% di essi, infatti, afferma di aver acquistato un prodotto dopo averlo visto sul profilo di un influencer. Se ti rivolgi ai giovani adulti, dunque, l’influencer marketing potrebbe davvero aiutarti ad aumentare le vendite.

5. Misurare il ROI sarà cruciale per il futuro dell’influencer marketing

Quella del ROI è una delle questioni più critiche legate all’influencer marketing. Anche se non è semplice, analizzare e monitorare il successo delle collaborazioni con gli influencer è fondamentale per un brand, perché solo così è possibile giustificare il tempo e il budget speso.

Ecco perché l’84% dei marketer afferma che le migliori strategie di influencer marketing saranno quelle che riusciranno a misurare con precisione il ritorno di investimento.

Come fare? Scoprilo nella nostra guida gratuita >> Come misurare il ROI dell’influencer marketing.

6. L’engagement è una delle metriche più rilevanti

Per misurare il ROI dell’influencer marketing si possono utilizzare diverse metriche. Uno studio di Linqia, afferma che secondo la maggior parte dei marketer quella più utilizzata è l’engagement (90%), seguita da click (59%), impression (55%), conversioni (54%), e reach (50%).

L’engagement è un parametro molto utilizzato per valutare l’efficacia delle campagne di influencer marketing, soprattutto per i brand che hanno come obiettivo il miglioramento dell’interazione con il proprio pubblico di riferimento. Il fatto che si prendano in considerazione anche altre metriche, come click, impression e conversioni, indica che le aziende stanno alzando le aspettative, e cercano di analizzare le campagne in modo sempre più preciso per trarne il massimo.

Cosa ci insegnano questi numeri?

L’influencer marketing sta cambiando, spostandosi dalla fase iniziale a una più matura in cui, per competere, serve un approccio più strategico.

Chi si occupa di marketing ha già capito che gli influencer hanno un enorme potenziale, sta alle aziende decidere se integrarli nelle proprie strategie.

Il difficile, poi, è individuare la persona giusta. Per trarre profitto dalle campagne di influencer marketing, infatti, bisogna collaborare con influencer in linea con i valori aziendali e con gli interessi del pubblico di riferimento. Altrimenti, non solo si sprecano tempo e denaro in azioni inutili, ma si rischia addirittura di compromettere la reputazione del brand.

Non lasciare la scelta al caso, raccontaci le tue necessità e troveremo la persona giusta per la tua azienda.