Quella dell’influencer è ormai una professione a tutti gli effetti. Se all’inizio alcuni brand manifestavano una certa diffidenza e scetticismo, oggi l’efficacia della loro attività è indiscussa, e le aziende che includono l’influencer marketing nella loro strategia sono sempre di più.

Ma quella dell’influencer, lo sai già, non è una vita facile. Dietro alla creazione di contenuti digitali utilizzati per promuovere brand e prodotti ci sono (tanto) tempo, (tanto) lavoro e (tanto) impegno, oltre che passione, e per questo è opportuno tutelarsi.

Chi può utilizzare i contenuti prodotti e come? Esistono degli strumenti giuridici a cui fare riferimento? In questo articolo esamineremo questo aspetto molto delicato dell’influencer marketing, cercando di darti le informazioni necessarie per fare un uso consapevole dei tuoi canali social e delle tua immagine.

 

Influencer e content creator: come tutelare il proprio lavoro

Quando vieni contattato da un’azienda per avviare una nuova collaborazione è sempre opportuno farsi delle domande per proteggere te stesso e i contenuti che andrai a produrre. Nella realtà possono capitare le situazioni più impensate, come ad esempio ritrovare la propria foto su un cartellone stradale quando invece era stata scattata per i social. Quindi, per evitare spiacevoli fraintendimenti, è meglio valutare con attenzione tutti i possibili utilizzi di un contenuto.

Prima di tutto ricorda che ogni rapporto professionale dovrebbe sempre essere regolamentato da un accordo contrattuale (ad esempio il contratto di sponsorizzazione). Ma quali elementi bisogna includere in questo contratto perché sia realmente utile?

  • Durata: per quanto tempo il committente potrà utilizzare i contenuti previsti dalla partnership? Si tratta di un tempo indefinito o limitato (un mese, un anno, due anni, ecc.)?
  • Luogo: in quali Paesi è consentito l’utilizzo dei contenuti? Solo in Italia? In Europa? Nel mondo?
  • Utilizzi consentiti: come possono essere utilizzati i contenuti prodotti? Possono essere diffusi solo sul web o anche in cataloghi, brochure, riviste e campagne stampa? Ricorda che i contenuti creati dal digital content creator (DCC), in quanto “sequenze di immagini in movimento” e “foto semplici” ai sensi degli artt. 78 ter e 87 Legge n. 633/1941 (c.d. Legge sul Diritto d’Autore) sono protetti dalla disciplina del copyright e tutelati dal diritto d’autore. Ciò significa che non possono essere usati, condivisi, modificati o distribuiti senza che l’autore abbia dato una preventiva autorizzazione o senza un’esplicita attribuzione di paternità.
  • Esclusività: i diritti sui contenuti possono essere ceduti in modo totale o parziale. Nel primo caso il committente sarà in possesso di tutti i diritti in cambio di un corrispettivo generalmente più elevato. Nel secondo caso, invece, entrambe le parti hanno diritto di utilizzo delle immagini, e il corrispettivo sarà mediamente inferiore.
  • Compenso: infine, nel contratto non può mancare il valore monetario dei contenuti creati, quantificato sulla base delle condizioni sopra menzionate. Includi sempre anche modalità e tempistiche di pagamento, definendole in modo chiaro e inequivocabile.

 

Questi sono gli aspetti fondamentali da includere in un accordo contrattuale tra influencer e aziende. Inoltre, per gli influencer può essere interessante acquisire i cosiddetti diritti di privativa su marchi e nomi a dominio.

Di cosa si tratta? In parole semplici: un influencer, come qualsiasi altro brand, è riconoscibile dal suo nome o pseudonimo e dai relativi segni distintivi. Registrare il tuo nome come marchio presso gli Uffici competenti è un investimento molto utile, non solo perché così proteggi il valore commerciale di quel nome, ma perché ne diventi titolare esclusivo dei diritti di utilizzo. Il che significa che se qualcuno dovesse provare a registrare marchi uguali o simili al tuo puoi avviare azioni difensive in modo agevolato, rivolgendoti direttamente all’Ufficio Marchi.

Per chi ha fatto della creazione di contenuti una professione tutelarsi è imprescindibile, specialmente se si lavora nel mondo dei social media. Un semplice contratto può aiutarti a proteggerti da situazioni spiacevoli, quindi informati bene e, in caso di dubbi, rivolgiti a uno studio legale ferrato in materia.

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Fonte: Il Sole 24 Ore – Influencer e diritto della proprietà intellettuale